eprintid: 7166 rev_number: 23 eprint_status: archive userid: 4 dir: disk0/00/00/71/66 datestamp: 2020-12-22 09:24:12 lastmod: 2021-01-13 12:18:15 status_changed: 2020-12-22 09:24:12 type: article metadata_visibility: show creators_name: Berra, Giacomo title: Uno sguardo sul collezionismo milanese tra Sei e Settecento: le quadrerie di Giulio Bonacina, Margherita del Pozzo Bonacina e Gerolamo Bertachino subjects: 700 divisions: 9 cterms_swd: Mailand cterms_swd: Malerei cterms_swd: Sammlung cterms_swd: Kunsthandel cterms_swd: Bonacina, Giulio cterms_swd: Pozzo Bonacina, Margherita del cterms_swd: Bertachino, Gerolamo abstract: Nell’articolo sono stati resi noti e studiati alcuni documenti inventariali, datati tra Sei e Settecento, conservati presso l’Archivio di Stato di Milano. Tali carte d’archivio permettono di ricostruire, almeno parzialmente, tre significative collezioni milanesi. Nell’inventario del 1679, relativo alla quadreria del nobile Giulio Bonacina, sono registrati circa 50 dipinti alcuni dei quali riferiti ad artisti come, ad esempio, Carlo Cane, Claude Lorrain, Giulio Cesare Procaccini, Giuseppe Nuvolone. Nell’inventario datato 1716 della collezione della nobile Margherita del Pozzo Bonacina sono invece inseriti circa 175 quadri (valutati dal pittore Tommaso Legnani). Alcuni di essi sono registrati anche con il nome del rispettivo autore: ad esempio troviamo opere di Carlo Preda, di Camillo Procaccini, di Carlo Antonio Rossi e di altri. In particolare sono da segnalare in questa quadreria dei dipinti eseguiti dal poco conosciuto Michelangelo Nuvolone e dalla pittrice Giulia Cerana, la sorella del più famoso Giovan Battista Crespi, detto il Cerano. Nel terzo inventario datato 1697 (suddiviso in tre parti distinte), riguardante la collezione del reverendo Gerolamo Bertachino (un singolare personaggio legato a san Carlo Borromeo e al Duomo di Milano), compaiono all’incirca ben 450 quadri. Alcuni di essi sono attribuiti ad artisti famosi come Tiziano, Raffaello, Dürer, il Veronese, Bramante, Lorrain, Rubens, Correggio, lo Spagnoletto, Parmigianino, Michelangelo; oppure a diversi altri significativi pittori di ambito lombardo come, ad esempio, Daniele Crespi e Giovan Ambrogio Figino. Alla fine dell’articolo è presente un’Appendice documentaria con l’integrale trascrizione delle citazioni dei diversi dipinti inserite nei tre inventari. Conclude il lavoro un Indice dei nomi nel quale sono stati registrati, in ordine alfabetico, i nomi dei diversi artisti citati nei vari documenti. Nella nuova versione del 2019 (pubblicata in “www.aboutartonline.com”, febbraio 2019, pp. 1-53) sono stati inseriti diversi approfondimenti, alcune precisazioni, vari aggiornamenti bibliografici e parecchie fotografie a colori. date: 2019 id_scheme: DOI id_number: 10.11588/artdok.00007166 ppn_swb: 1743521863 own_urn: urn:nbn:de:bsz:16-artdok-71664 language: ita vgwort_code: f232366c2c79407288fc5e70cc9d3c4b bibsort: BERRAGIACOUNOSGUARDO2019 full_text_status: public edition: Nella nuova versione del 2019 (pubblicata in “www.aboutartonline.com”, febbraio 2019, pp. 1-53) sono stati inseriti diversi approfondimenti, alcune precisazioni, vari aggiornamenti bibliografici e parecchie fotografie a colori. oa_type: green laender: LIt themen: T21 citation: Berra, Giacomo (2019) Uno sguardo sul collezionismo milanese tra Sei e Settecento: le quadrerie di Giulio Bonacina, Margherita del Pozzo Bonacina e Gerolamo Bertachino. document_url: https://archiv.ub.uni-heidelberg.de/artdok/7166/1/Berra_Uno_sguardo_sul_collezionismo_milanese_tra_Sei_e_Settecento_2019.pdf